L'ISTITUTO INFORMA
29 Giugno 2023
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L’infanzia e lo sviluppo del linguaggio: Insieme per la Formazione

Sostenere e facilitare il linguaggio per l'Infanzia

Durante la prima parte dell’anno scolastico 2022-23, il Collegio Vescovile Balbi Valier ha contattato lo Studio Dodo, di Pieve di Soligo, con l’idea di richiedere la proposta di un progetto formativo per le insegnanti della Scuola dell’Infanzia.

L’ambito di interesse era lo sviluppo del linguaggio, le difficoltà nella sua acquisizione e le possibilità di intervento in ambito scolastico. Considerato che la Scuola dell’Infanzia favorisce l’acquisizione dei prerequisiti linguistici agli apprendimenti scolastici, è stato deciso di estendere la proposta anche alle insegnanti delle classi prima e seconda della Scuola Primaria, dando modo ai team di insegnanti di formarsi e lavorare insieme.
Gli argomenti tra i quali scegliere erano tanti, pertanto le logopediste dello Studio hanno stilato un questionario per individuare gli ambiti da approfondire maggiormente.

Tra questi emergevano in particolare l’acquisizione del linguaggio nei bambini bilingui, la carenza di strumenti di screening/valutazione adatti al contesto scolastico e la mancanza di un metodo sistematico nella comunicazione con il genitore e le altre figure di riferimento del bambino (pediatra, professionisti, ecc.). L’analisi del questionario, inoltre, ha permesso di evidenziare che le insegnanti erano già in possesso di strumenti operativi di stimolazione del linguaggio (attività, materiali), ma necessitavano di una guida per stabilire quando introdurre determinati strumenti, con che scopo e con che modalità. È stata conseguentemente delineata la proposta formativa.

Oltre a una necessaria parte teorico-pratica, la formazione ha dato largo spazio allo scambio tra insegnanti e con le logopediste, per confrontarsi, capire i mezzi già a disposizione e individuare i miglioramenti attuabili nella pratica quotidiana.
È stato interessante scoprire e adottare nuovi strumenti valutativi, che quantificano le difficoltà ma anche il cambiamento, così come utile è stato approfondire le modalità con cui comunicare ai genitori i passi avvenuti.
Abbiamo fatto delle domande alle insegnanti, per sentire da loro la validità e l’importanza della formazione.

Sentivate l’esigenza di fare un approfondimento di questo tipo? È stato efficace?

- Per noi insegnanti, è sempre di vitale importanza formarsi, partecipando a corsi, anche se già fatti in precedenza: i relatori non sono uguali, le proposte per questo motivo sono diverse, i focus anche; i bambini, non sono gli stessi, ognuno di loro ha una storia, dei bisogni, i bambini sono unici e irripetibili, hanno bisogno di essere accolti e ascoltati e un bravo insegnante, mette in atto strategie di intervento, diversificate e per questi motivi si deve sempre aggiornare. Con gli anni di pandemia, i bambini sono stati costretti all’uso di mascherine, non potendo più vedere e osservare, la mimica facciale di chi avessero di fronte, hanno difficoltà ad esprimere le proprie emozioni, sono stati isolati, è venuta a mancare quella socialità a cui erano abituati, le difficoltà maggiori riscontrate per me insegnante dell’infanzia, sono a livello linguistico espressivo. Anche i genitori sono cambiati, c’è più fatica ad accettare consigli e una tendenza a giustificare il figlio in caso di simili difficoltà.

- Fare un approfondimento in campo linguistico è stato per me molto importante, specialmente per avere più elementi da usare per identificare un eventuale problema, ed intervenire.

- Malgrado lavori nella scuola da soli sette anni risulta lampante il fatto che la presenza di studenti con difficoltà è in notevole crescita. Ritengo quindi che esperienze di aggiornamento di questo tipo siano indispensabili per la nostra professione. Penso che possa essere un corso valido anche per le neolaureate o neoassunte. Purtroppo, il percorso universitario non rispecchia sempre la reale situazione scolastica e, di conseguenza, non sempre affronta in maniera adeguata tematiche di questo tipo. Il corso è stato molto utile ma soprattutto è risultato, a mio avviso, molto efficacie poiché ha affrontato gli argomenti affiancando sempre esempi o utili consigli pratici.

- Sì, sentivo l’esigenza di svolgere un corso di questo tipo, ed è stato efficace.

- Aver fatto un approfondimento di questo tipo, è stato molto efficace, perché abbiamo affrontato delle problematiche legate all’apprendimento e al linguaggio, che sono sempre più diffuse tra i bambini e ci ha fornito degli strumenti che trovo molto validi per poter affrontare determinate situazioni in classe.

È utile lavorare in equipe multidisciplinare alla luce delle difficoltà emerse/ riscontrate negli apprendimenti?

- È stato importante il confronto con le insegnanti della primaria, sono emerse le difficoltà che maggiormente si riscontrano nelle due istituzioni scolastiche. “Come attivarci per segnalare il problema? Come lo devo riferire?” È importante partire sempre dagli aspetti positivi, vanno esaltati, ma poi si devono anche far notare i problemi che si rilevano, per intervenire al meglio sul bambino, anche se dolorosi per un genitore. La multidisciplinarietà aiuta le varie figure ad intervenire a fare rete, ad avere un confronto autentico tra le parti.

- Lavorare in equipe ti da più sicurezza.

- Avendo avuto a che fare spesso, per lavoro e nei diversi tirocini, con équipe multidisciplinari, penso che questo modo di operare sia utile ma soprattutto riesca a ottimizzare tempo e risorse. Affrontando una situazione avendo a disposizione diversi punti di vista di diversi specialisti permette di indagare e ottenere una visione globale.

- Lavorare in equipe è fondamentale sia per il bambino ma anche per l’insegnante. Il lavoro di squadra vince sempre sull’individualismo. Per il bambino è fondamentale avere diversi osservatori, meglio se specialisti, perché ognuno può cogliere delle sfumature che singolarmente è più difficile, inoltre il lavoro in equipe è una ‘boccata d’aria’ per gli insegnanti che possono non solo confrontarsi fra di loro, ma anche avere un sostegno, una parola d’aiuto e un supporto necessario per essere lucidi nell’ analizzare le varie problematiche.

- Ritengo che sia molto utile poter lavorare in equipe multidisciplinare, se non indispensabile, perché si ha modo di potersi confrontare al fine di riuscire a trovare la strada migliore da percorrere per un buon raggiungimento degli obiettivi specifici di ogni singolo bambino.

Come ritenete che gli strumenti proposti durante la formazione possano facilitare la comunicazione con genitori e altre figure coinvolte con il percorso educativo del bambino?

- Attraverso le attività di identificazione mi permette di lavorare nella prevenzione, di consentire ai bambini di sentirsi sostenuti nel loro percorso, individuare eventuali segnali di rischio e darne comunicazione alle famiglie.

- Sicuramente gli strumenti presentati permettono di avere una visione oggettiva da presentare al genitore. Questo aiuta soprattutto nelle situazioni borderline o di difficoltà poiché permettono di esporre il problema portando risultati, dati e statistiche che mettono in luce carenze e problematiche. Inoltre, per noi insegnanti possono rappresentare una valida tutela di fronte a famiglie che non accettano eventuali osservazioni. L’utilizzo di questi strumenti inoltre permette, anche tra colleghe un miglior passaggio di informazioni su eventuali bambini poiché, condividendo gli stessi criteri di valutazione, “si parla la stessa lingua”.

- Gli strumenti proposti sono stati molteplici e molto interessanti, ognuno di questi potrà essere utilizzato con i genitori o specialisti, inoltre alcune osservazioni (come griglie, relazioni dopo un colloquio o schemi sintetici) saranno degli strumenti molto importanti nel mio lavoro che sicuramente utilizzerò con più frequenza.

- Gli strumenti proposti durante il corso hanno dato la possibilità di approfondire gli argomenti; le dispense lasciate in dotazione sono una risorsa utile perché ci hanno fornito delle competenze specifiche e strategie da poter attuare. Tutti questi strumenti svolgono una funzione di sostegno e supporto per noi insegnanti anche nel momento di confronto con i genitori.

Avete notato dei cambiamenti dopo aver messo in atto gli strumenti proposti?

- Dopo il corso alcune strategie e strumenti sono stati utilizzati, con la classe ma soprattutto con quei bambini bisognosi è in difficoltà ad esprimersi, a raccontarsi, autonomamente.

- Gli strumenti proposti mi hanno aiutato nel campo della narrazione a titolo personale e con i bambini nella partecipazione, attenzione con domande di incoraggiamento.

- L’utilizzo di questi strumenti rappresenta un valido supporto anche come guida per la progettazione di nuove attività che mirino a rinforzare eventuali punti di debolezza emersi.

- Fin da subito, ho messo in pratica alcune strategie proposte con alcuni bambini, che si sono dimostrate immediatamente efficaci, osservando dei benefici per l’alunno ma anche per la classe.

- Il corso "Sostenere e facilitare il linguaggio", mi ha dato la possibilità di poter implementare le mie conoscenze, grazie anche ai materiali proposti, come per esempio la scheda guida per l'osservazione delle abilità comunicativo-linguistiche e la rilevazione delle difficoltà nei bambini nella Scuola Primaria, che è un valido strumento da poter utilizzare in varie circostanze; nel mio caso ho trovato molto utile le strategie proposte per poter seguire al meglio una bambina bilingue.

Una formazione fondamentale, per crescere con chi educhiamo

Queste insegnanti ci hanno testimoniato che la formazione è importante per loro stesse e soprattutto per poter svolgere in modo professionale il proprio lavoro ed essere una figura educante che si mette in gioco all’interno del contesto scolastico in sinergia tra i gradi scolastici, per crescere insieme ai bambini e ragazzi.

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