L'ISTITUTO INFORMA
24 Febbraio 2023
SP S1

“Il club dei brutti”, la diversità e la memoria

“Il club dei brutti” di Jonathan Elbers, un film alternativo per le classi Medie nella Giornata della Memoria

I ragazzi della Scuola secondaria, insieme ad alcune classi della Primaria, nella Giornata della Memoria 2023 si sono dedicati a un film particolare, “Il Club dei Brutti” di Jonathan Elbers, in visione al Teatro Careni.
La storia, avventurosa e quasi distopica, rappresenta una narrazione alternativa per affrontare il tema del diverso insieme ai più giovani, con alcuni riferimenti che lasciano aperta una riflessione sul passato e sul presente.

LA TRAMA

In città viene eletto un nuovo presidente, Isimo, che teneva alla pulizia di tutto il paese, non solo degli edifici e delle strade, ma anche delle persone e dei bambini. Quindi seleziona i bambini “brutti” e, come premio, promette di portarli a fare una gita; loro, tutti contenti, lo dicono ai genitori e, preparati i bagagli, salgono sull'autobus. I bambini, vedendo il comportamento degli accompagnatori durante il viaggio, cominciano a capire che non si tratta di una normale gita. Così, dopo che, verso la fine del viaggio, gli accompagnatori ritirano i telefoni dei ragazzi, uno di loro, di nome Paul, decide di scappare insieme a un suo amico, Kai, che però poi lo tradisce, buttandolo nel lago.

Paul, tutto zuppo, prova a nascondersi a casa della sua amica Sara, una dei ragazzi “belli”, anche se suo padre non voleva che ospitasse dei maschi a casa. Paul rimane lì per una notte, finché il padre di Sara non nota qualcosa di strano e lo scopre, così Paul è costretto a scappare. Insieme a Sara, decide di andare a vedere dove venivano portati i bambini brutti e scopre che li conducevano in un luogo a loro dedicato. Tornato a casa, Paul racconta a suo padre, che è un giornalista, quello che ha visto; lui all'inizio sta dalla parte del sindaco, perciò diceva che si trattava di una gita molto bella e che i genitori di questi ragazzi non si dovevano preoccupare. Poi, però, dà ascolto al figlio, si ribella e purtroppo viene prima licenziato, poi rinchiuso in una specie di prigione.

Il figlio, triste, decide di tornare insieme a Sara al campo e scopre cosa voleva fare Isimo con tutti quei ragazzini: metterli dentro dei container, spostare i container su una nave e poi buttarli giù. Vicino ai campi , Paul e Sara ritrovano anche Kai, che però purtroppo viene scoperto e messo nei container. Sara trova il centro di controllo, da dove si controllavano l'apertura e la chiusura dei container, e riesce ad aprirli; così tutti i bambini escono e mettono le guardie al loro posto, dentro i container. Nel frattempo, però, Paul viene portato in uno scantinato dal sindaco, che vuole buttarlo dove c'erano tutte le immondizie. Appena prima che Paul venga buttato giù, arrivano tutti i ragazzi brutti, che buttano giù il sindaco, scoprendo che era pelato e aveva cicatrici dappertutto; per questo tutti i ragazzi si mettono a ridere all'impazzata.
Alla fine, tutti i bambini brutti vengono portati a casa dai loro genitori e Paul riesce a salvare suo padre.

I RAGAZZI COSA NE PENSANO?

● Questo film, come tutti quelli legati al giorno della memoria, da un lato mi rattrista molto, perché mi fa pensare a quante persone e bambini sono morti solo perché di razza o religione diverse. Dall'altro lato, però, mi rallegra, perché i bambini alla fine sono stati tutti liberati.

● Questo film mi ha fatto pensare alla Shoah, cioè allo sterminio del popolo ebraico (i “brutti”) da parte dei nazisti (il presidente Isimo e i suoi aiutanti), che volevano che esistesse solo la razza ariana (i “belli” del film). Tutte le persone, sia “belle” che “brutte”, hanno gli stessi diritti e ciascuno deve essere rispettato e non giudicato dalle apparenze, senza discriminazioni per la razza o per la religione professata. Il film mi ha anche fatto pensare al fatto che vanno difesi soprattutto i diritti dei bambini, dando loro la possibilità di frequentare la scuola e di giocare. Purtroppo, invece, in alcuni Paesi ancora oggi i bambini sono persino costretti a lavorare ogni giorno, dalla mattina alla sera, vivono in condizioni precarie o addirittura sono obbligati a diventare “bambini soldato”. Noi non abbiamo i mezzi per cambiare il mondo, ma se ognuno di noi si comporta in modo corretto, avremo un futuro migliore.

● Secondo me ci hanno fatto vedere questo film proprio il giorno della memoria per ricordare che nella Seconda guerra mondiale sceglievano chi uccidere in base a com’era fatto; ad esempio, se una persona era ebrea, la uccidevano. Quello che questo film ci ha insegnato è che siamo tutti diversi e belli a modo nostro e che nessuno può decidere se una persona è “bella” o “brutta”; in particolare, per quelli che dicono che una persona è “brutta”, quella che loro immaginano come perfetta in realtà non esiste, perché ognuno ha i suoi pregi e i suoi difetti. È questo che ci rende umani e la vera bellezza è quella interiore, cioè quella che abbiamo dentro.

● Il messaggio che mi è arrivato, vedendolo, è che non bisogna criticare le persone perché hanno dei difetti, specialmente in questo periodo in cui ci sono molti bulli.

● Secondo me questo film è legato al giorno della memoria perché è come se i bambini “brutti” fossero gli Ebrei e il governatore, Isimo, un tedesco; quindi è come è successo nella realtà. L’insegnamento che ho ricavato dal film è che, anche se una persona è “brutta”, non deve essere discriminata.

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