I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come strumento di conoscenza di sé nel mondo.
Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, giocare, saltare, correre è fonte di benessere e di equilibrio psicofisico. Quando i bambini giungono a scuola, portano il loro corpo, ci giocano, lo rappresentano, comunicano, si esprimono con la mimica, si travestono, si mettono alla prova e con questo “fare” percepiscono la completezza del proprio sé, consolidando autonomia e sicurezza emotiva.
Le esperienze motorie consentono di integrare i diversi linguaggi tra loro.
La pratica psicomotoria è finalizzata ad accogliere e a rispondere ai bisogni del bambino, offrendogli uno spazio di libera espressione attraverso il movimento per aiutarlo nel suo percorso evolutivo rispettando sempre i suoi tempi e le sue caratteristiche uniche.
Il metodo Aucouturier, attraverso una dinamica di gioco, movimento e relazione, ha come obiettivo quello di sostenere una crescita armoniosa e di accompagnare l’importante processo di strutturazione dell’ identità.
La seduta di psicomotricità è suddivisa in diversi momenti, rispetta e si adatta di volta in volta al gruppo.
I bambini vengono accolti in salone dalla psicomotricista Francesca, la quale ha già preparato l’ambiente gioco, il primo tempo è dedicato al racconto e alle regole per giocare bene insieme. Il tempo successivo è il gioco senso-motorio, i bambini devono buttare giù il muro fatto di cubi di gommapiuma scoprendo così la loro forza ed esprimere la propria aggressività, imparando a gestirla, sperimentare il piacere senso-motorio correndo in spazi limitati, saltando da diverse altezze, dondolandosi su grossi palloni, scivolando su piani inclinati, rotolando al suolo, entrando ed uscendo dal tunnel.
A seguire il tempo del gioco simbolico, il “gioco del far finta” i bambini in questo tempo si possono trasformare in personaggi fantastici oppure possono riprodurre le situazioni di vita e del quotidiano. Poi c’è il tempo del rilassamento nel quale Francesca accompagna i bambini a “calare” l’intensità del gioco entrando in un ritmo lento.
Infine, il tempo della rappresentazione, il momento in cui i bambini passano dall’agire, dall’azione al pensiero, così i bambini possono raccontare quello che hanno vissuto trasformando in immagini le proprie emozioni. Leoni e pesciolini hanno terminato il loro percorso psicomotorio, in questo periodo la nostra psicomotricista Francesca sta accompagnando i gufetti nel loro percorso evolutivo.